Comitato Braga contro Brucchi: «Molinari jolly? Anche il Braga è una scuola»

TERAMO – Il Comitato Braga mostra la propria indignazione verso il nuovo rifiuto da parte del sindaco Brucchi di concedere la scuola media Molinari come sede, anche provvisoria, per l’istituto musicale, che dopo il terremoto dello scorso 24 agosto si trova nuovamente senza una location per le proprie attività a causa dei notevoli danni riportati sia dalla storica sede di Piazza Verdi che da quella provvisoria dell’istituto Comi. Eppure è stato proprio il primo cittadino ad introdurre la scuola di Piazza Aldo Moro tra le 20 scuole da verificare per poterla utilizzare come jolly in caso di emergenza: «Forse per il sindaco il Braga non è una scuola – dice il presidente del comitato Francesco Capanna -. Il primo cittadino continua a proporre come soluzione il Parco della Scienza ma la struttura non è idonea nè per legge nè per logistica ad ospitare il conservatorio. Senza tener conto che per poter diventare la sede definitiva dell’istituto l’edificio avrebbe bisogno di un adeguamento da circa 300mila euro. Il nostro non è un capriccio chiediamo la Molinari anche come sede provvisoria per qualche mese in modo da concludere l’iter e trovare una sistemazione alternativa, visto che attualmente le lezioni si stanno svolgendo nella sede di Giulianova con notevoli difficoltà anche per le famiglie degli studenti». La sede idonea ad ospitare l’Istituto musicale, secondo il Comitato, sarebbe l’ex Archivio di Stato a Porta Romana adiacente all’ex convento di San Domenico. «Abbiamo chiesto al Demanio regionale di velocizzare tutte le pratiche affinchè l’istituto possa stabilirsi nei locali dell’ex Archivio di Stato – ha detto Capanna –: lunedì scorso abbiamo incontrato anche in prefetto, speriamo che il suo intervento accorci i tempi. Quello che continuaiamo a non capire è l’indifferenza del Comune che di fatto non attribuisce al nostro istituto la stessa importanza che dà alle altre scuole, quasi fosse di serie B». Proponiamo un incontro al Parco della Scienza, con il sindaco, con il prefetto e anche con la stampa per valutare insieme a loro se la struttura può essere una soluzione idonea per il Braga».